Quel piccolo oggetto rettangolare

27 Novembre 2017
385 visualizzazioni

Siamo ancora qui, esattamente fermi allo stesso punto. Sono ben 74 anni che non riusciamo a muoverci, costretti a ribadire concetti ormai già chiari dal 1943. Ognuno è immobile a suo modo: da una parte chi è rimasto ancorato al ventennio fascista, dall’ altra chi è obbligato a perder tempo dietro ai primi. Eppure è inevitabile, quando apri la cronaca e ti rendi conto che movimenti come Casapound sono spesso coinvolti in episodi di violenza, come si può restare zitti? Qualsiasi persona con un minimo di scolarizzazione si indignerebbe! Non occorre andare troppo indietro nel tempoper capire con chi sia ha a che fare: è sufficiente l’aggressione al giornalista ad Ostia; è sufficiente la violenza nei confronti dello studente ad Ascoli, mandato in ospedale da un appartenente al Blocco Studentesco solo perché membro di una lista alternativa al fascismo. Episodi gravi che abbiamo il dovere di denunciare con forza, episodi che trasudano vergogna! I movimenti razzisti, violenti, populisti e fascisti, come appunto Casapound e compagnia, fanno anche perder tempo ad un paese, come il nostro, che di certo non può permetterselo. Sì, perché se la loro soluzione alla gestione dei migranti è di lasciarli in mare, si sta ovviamente perdendo tempo; se in Italia abbiamo ancora il problema della disparità di genere sui luoghi di lavoro e la loro proposta (come sottoscriveva Casapound alle elezioni politiche del 2013) è quella di donare mille euro al mese alle donne che rimangono in caso, allora si sta ovviamente perdendo tempo; se dobbiamo affrontare il mondo durante una crisi globale e la loro soluzione è uscire dall’ euro e dall’UE, si sta ovviamente perdendo tempo. Se loro prima priorità è quella di negare diritti, dalle unioni civili fino allo ius soli (che negano a ragazzi magari della loro stessa classe), allora si perde tempo. Io stesso, proprio ora, dopo una giornata pieni di impegni, sono costretto a perder tempo dietro ad un articolo che neanche volevo scrivere. Per dire cosa? Ormai solo per palesare quel che Gramsci affermò nei suoi scritti: “La storia insegna ma non ha scolari”. Ed è questo il problema più grande! Un problema colossale, in quanto i fascisti che riaffiorano sono giovani! Giovani con evidenti problemi di scolarizzazione, giovani che gridano “Viva il Duce”, senza conoscere nulla della storia d’ Italia, senza conoscere nulla di niente. Così è, i movimenti estremisti riescono facilmente a manipolare i ragazzini con stereotipi facili, con le balle che oggi vanno di moda. Sono lontani i tempi in cui da piccoli, durante le elementari, si leggevano le avventure di Robinson Crusoe , di Robin Hood e di Tom Sawyersulle piccole collane per bambini del battello a vapore. Già far conoscere quei piccoli oggetti rettangolari e portatili, un tempo chiamati libri, sarebbe stato un buon inizio per far conoscere possibilità diverse a chi, purtroppo per l’Italia, non riesce ad elevare le proprie capacità deduttive. La colpa di chi è? Potremmo dire che in parte è della politica, delle politiche di austerità, della disaffezione verso i partiti tradizionali, del disagio giovanile, lo si dice sempre ormai. Io credo anche un’ altra cosa: penso che un ragazzo delle superiori non possa lamentarsi più di tanto della politica, ne sentirsi deluso da essa. A 20 anni di che cosa si può essere delusi? Quindi i membri dei gruppi estremisti compiono atti di violenza perché si sentono senza futuro? No! Quando si tenta di giustificare la rinascita di movimenti del genere non si può sempre e solo girare intorno alla vera causa, perché semplicemente sarebbero stati fascisti in ogni caso. La causa sta nell’ educazione ricevuta, nel livello di scolarizzazione, nei programmi scolastici da riformare, nell’ inganno, se pur puerile, di chi gioca sulle debolezze cognitive di altri. Io vorrei punizioni severe per le violenze commesse dai nuovi fascisti e vorrei che l’apologia di fascismo fosse realmente applicata anziché essere soltanto citata. E soprattutto, vorrei poter un giorno finire di perdere tempo con le cause perse, in modo da vederli finalmente isolati nei loro covi occupati abusivamente a fare le prove di forza come bravi soldati, e dedicarmi a cose ben più serie. Ecco, il prossimo articolo dovrebbe esser dedicato a questioni legati le PA che amministriamo o vorremmo amministrare, legate al paese, alle persone. Ma anche loro sono persone e come tali vanno aiutate: a Natale potremmo regalare loro una collana di romanzi, con tanto di libretto d’istruzioni per l’uso.

Luca Piermartiri
Giovani Democratici di Fermo