IL 25 APRILE NON SI TOCCA

24 Aprile 2020
528 visualizzazioni

Dopo la cena fascista di Acquasanta organizzata da Fratelli D’Italia, il nostro territorio regionale viene nuovamente colpito da affermazioni nostalgiche alla vigilia del 25 Aprile, proprio nella città d’origine di Francesco Acquaroli, anch’egli presente alla già citata degustazione serale a suon di “Dio, Patria e Famiglia”.

La sindaca di Fratelli D’Italia di Potenza Picena, Noemi Tartabini, si era già resa protagonista lo scorso anno di un primo episodio inerente alla Festa Della Liberazione, definendola una “pagliacciata” ed asserendo che, in caso di sua riconferma alle elezioni amministrative, non sarebbe stata mai più riproposta nel territorio. Anche quest’anno non si è fatta scappare l’occasione di venire meno al ruolo istituzionale che dovrebbe ricoprire. Difatti, in occasione del 25 Aprile, ha invitato la cittadinanza a commemorare unitamente tutti i caduti della seconda guerra mondiale e perché no, anche quelli del Covid-19 (sminuendo in tal senso anche le stesse vittime di tali tragedie).

Insomma, come sempre, ogni anno arriva la classica allergia stagionale, momento anche di revisione storica.

L’Italia ha già combattuto un virus, nel quale ci sono state vittime e carnefici ben distinti, ed è quello del nazifascismo. La Festa della Liberazione serve per ricordare il momento in cui la democrazia ha vinto sulla dittatura, di come la Resistenza sia stata madre della Costituzione, massima garante dei diritti di cui possiamo godere tutti noi oggi. Democrazia che, purtroppo, vi ha dato ancora la possibilità di ricoprire ruoli istituzionali che infangate continuamente; Costituzione sulla quale giurate e a cui mancate di rispetto, senza ritegno.

La Festa della Liberazione è la festa di coloro che hanno combattuto, con un fronte unito, per dare un futuro migliore ad un paese spogliato da ogni dignità.

Il 25 aprile ci insegna da che parte della storia stare. Il 25 aprile non si tocca.

Giovani Democratici Federazione Ascoli Piceno