Chi ci pensa ai giovani stagisti?

17 Aprile 2020
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Tutte le federazioni marchigiane si uniscono all’appello lanciato dai Giovani Democratici Milano per gli stagisti.

Tutti insieme chiediamo al Governo che, in questo momento difficile alcune categorie, come i giovani impegnati in tirocini extracurricolari, non vengano dimenticati ed esclusi da ogni forma di tutela emergenziale all’interno dei prossimi decreti, come è già successo in quelli passati.

Qua sotto vi riportiamo il testo integrale della lettera:

Gentili membri di Governo e di Segreteria del Partito Democratico

Come sapete, la pandemia colpisce più duramente i più deboli: in ambito economico, tra essi spiccano i giovani. Questo è dovuto alle condizioni del mercato del lavoro italiano che, con un tasso di disoccupazione giovanile già prima del virus intorno al 30%, rendono molto debole la posizione contrattuale dei neo-lavoratori, costretti spesso ad accettare qualsiasi offerta.

Noi vi scriviamo a nome dei giovani impegnati in un tirocinio extracurriculare, che dovrebbe essere un momento formativo e non un contratto lavorativo, tuttavia spesso è abusato come forma di lavoro sottopagato e sotto-tutelato per assumere giovani in mansioni ordinarie. Per questo i tirocinanti fungono molte volte da lavoratori effettivi, passando da un tirocinio all’altro senza mai risultare veri dipendenti e perciò senza benefici quali ferie, malattia o contributi.

Allo scoppio dell’emergenza COVID-19, tante Regioni hanno consentito (in alcuni casi obbligato) la sospensione o la terminazione anticipata dei tirocini, a differenza di quanto invece prevede per i lavoratori dipendenti l’art. 46 del Decreto Cura Italia. È stato così interrotto il percorso e la retribuzione di quei tirocinanti: non essendo lavoratori dipendenti, per loro non vi è né cassa integrazione né assegno di disoccupazione, e non sono beneficiari di alcuna forma di tutela emergenziale all’interno del Decreto.

Per di più, si tratta spesso di giovani che si sono trasferiti in un’altra località rispetto a quella di residenza, coprendo affitto e spese di vita (almeno in parte) con il loro compenso. Ora che la loro retribuzione è sospesa, devono comunque sostenere le stesse spese, che ricadono quindi sulle loro famiglie il cui reddito è stato in molti casi già danneggiato dall’emergenza COVID.

È urgente perciò che Stato e Regioni si adoperino per incentivare la continuazione dei tirocini in modalità agile. Inoltre chiediamo che il reddito di emergenza, o qualsiasi altro strumento nel Decreto di aprile, venga riconosciuto anche a coloro il cui tirocinio extracurriculare è stato sospeso o terminato in anticipo. È una necessità sociale, per consentire a questi giovani di mantenersi; morale, per riconoscere la dignità del loro lavoro; e sanitaria, perché in assenza di un reddito i tirocinanti saranno costretti a tornare dalle famiglie, rischiando di portare a casa il virus.

Confidiamo nella vostra sensibilità e vi ringraziamo per l’attenzione,

Federazioni dei Giovani Democratici di tutta Italia

https://www.giovanidemocraticimilano.com/post/appello-governo-non-lasciamo-soli-tirocinanti-covid