TENEREZZA E RIVOLUZIONE: I GD Macerata si raccontano

26 Febbraio 2018
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Rivoluzione e Tenerezza
La bellezza, la rivoluzione e la tenerezza: i Giovani Democratici di Macerata si raccontano.

Immaginate di lasciarvi trasportare dall’odore di sigaretta, da manifesti di campagne elettorali di partiti che ormai non esistono più, da mobili anni settanta e vi troverete nella sede del Partito Democratico di Macerata, che ospita anche noi, Giovani Democratici. Ma tutto questo racconta una storia passata e con il congresso tenutosi ad ottobre 2017, abbiamo deciso di scriverla nuovamente.
Siamo un gruppo che sta ri-nascendo, facendo fronte al naturale ricambio generazionale, a chi, deluso dalla politica ha deciso di impegnarsi in altri settori e chi invece, nonostante tutto ha deciso di rimanere. Noi, che abbiamo deciso di rimanere, per noi e per tutti quelli che si sentono abbandonati e non ascoltati, cerchiamo ogni giorno di trasmettere agli altri la bellezza della partecipazione attiva, dell’impegno e della rappresentanza. I sorrisi, le parole, tante ma mai di troppo, le agende sui tavoli e la voglia di confrontarsi arricchiscono le nostre riunioni, che spesso si trasformano in chiacchierate tra amici, compagni di viaggi, di avventure e di progetti che sembrano impossibili finché non vengono realizzati. E se qualcosa non va, non ci fermiamo, guardiamo avanti, trasformando l’interruzione in un nuovo cammino.
Quest’ultimo mese è stato il più intenso: alla campagna elettorale, si sono affiancati i tristi episodi di Macerata che ci hanno trasformato, da piccola cittadina di provincia, all’ombelico del mondo e ci hanno visto protagonisti dei notiziari. Fin da subito abbiamo deciso di aderire alla manifestazione antifascista organizzata e promossa dal comune di Macerata, per ricordare e ripetere con forza che, ci troveranno sempre dalla stessa parte: della libertà e della democrazia. Nonostante la pioggia, nonostante le agende piene, non abbiamo perso l’occasione.
La campagna elettorale è stata anche l’occasione per lanciare un messaggio forte alla città, all’amministrazione ed ai candidati: ci sono giovani appassionati e coraggiosi, che non hanno paura di mettersi in prima fila e che, nonostante a volte possano rimanere delusi, sanno di poter contare su una comunità più grande, perché “chi ha compagni non muore mai”. Ma noi giovani richiediamo uno spazio di ascolto, di confronto; cerchiamo apertura e accoglienza da parte del Partito nei confronti delle nostre proposte. Abbiamo organizzato, con questa intenzione, un dibattito tra i Giovani Democratici ed i candidati del Partito Democratico, nel nostro collegio, Marche 1. Abbiamo presentato alcune delle proposte che sono state inserite nel Manifesto dei GD (potete leggerlo al seguente link: http://www.giovani-democratici.com/wp-content/uploads/Manifesto-per-le-giovani-generazioni.pdf), parlando in particolare di lavoro, università e del rapporto con la città. Macerata è una città universitaria e come tale deve essere valorizzata, creando sinergia con l’amministrazione pubblica e lavorando per il welfare studentesco, che impone una riflessione sul diritto allo studio, ragionando in visione di più servizi, più accessibilità, più opportunità. L’università deve inoltre interrogarsi sul passaggio tra mondo accademico e mondo del lavoro, non sempre scontato e non sempre facile per tutti. Ci si ritrova ad affrontare una situazione complessa, a cui non è possibile ancora dare delle risposte concrete, ma di cui bisogna continuare a parlare, discutere, riflettere, mettendo il tema del lavoro e della formazione al primo posto.
Abbiamo appena cominciato a combattere, a gettare le basi per costruire l’agenda politica, a fare la nostra rivoluzione, ma se ci dove ressero chiedere come la vorremmo la risposta già l’abbiamo pronta, da sempre. Rivoluzione è tenerezza: bisogna aspirare alla rivoluzione, con tenerezza: nell’ascoltare chi ha bisogno, nel diventare portavoce di chi è stanco e non riesce ad urlare che ha bisogno, nel soffrire con chi vive condizioni ai margini della società; per i diritti, per la cultura, per l’inclusione, per le donne, per il lavoro.
Sarà un silenzioso cambiamento, un costante lavoro per studiare, mettere in discussione le proprie idee, confrontarsi e rafforzarsi; con tutta la nostra intelligenza, con tutto il nostro coraggio, con tutto il nostro entusiasmo.
Adesso, non smettiamo di camminare, camminare, per arrivare sempre più lontano.

Agnese Perfetti