Sangue nuovo. La forza dei giovani

13 Giugno 2016
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Tutti sono d’accordo nel ritenere i giovani la linfa vitale del nostro paese e un jolly da sfruttare il più possibile per le loro idee e la loro intraprendenza (spesso sospinti anche da un pizzico di caparbietà). I giovani sono sempre stati un esempio di innovazione, specialmente nel nostro paese, dove cresce il numero di start-up create da Under 35.
Trovare sostegno politico a partire dalle giovanili è una strategia che usano molti partiti, per costruirsi un futuro “in casa”; strategia che tuttavia non sembra ripagare appieno gli sforzi profusi. Gli studi, purtroppo, dimostrano che i giovani non ripongono fiducia nelle istituzioni: solamente il 4,6% vede di buon occhio la politica. D’altronde oltre la metà di essi ritiene che la democrazia non abbia bisogno dei partiti per funzionare bene. Tutto ciò non aiuta in alcun modo il quadro che mostra un generale disaffezionamento alla politica.
Tuttavia non mancano segnali che lasciano trasparire un certo ottimismo, come l’inserimento sempre maggiore di insegnanti giovani nelle scuole del Belpaese o come il numero sempre maggiore di Under 35 che si dedicano al volontariato (oltre 35.000).
I Giovani Democratici sono una finestra dalla quale i giovani si possono affacciare per vedere, capire e comprendere i meccanismi dello Stato, ma la nostra attività non si ferma al semplice apprendimento: si espande anche nei fatti, poiché la nostra giovanile è rappresentata da un considerevole numero di Deputati ed Eurodeputati.
La nostra esperienza si arricchisce con numerose iniziative nell’arco dell’anno alle quali prendono parte Consiglieri, Deputati ed altre personalità del mondo della politica. Queste possono riguardare diversi argomenti di primo ordine come il lavoro o gli Esteri.
Nel mondo di oggi, sempre più dominato dalla velocità e dalla globalizzazione, sono essenziali le idee che solamente le nuove generazioni portano con loro, sia che esse riguardino riforme sociali, come le unioni civili, che in ambito economico-produttivo.
Abbiamo un debito morale da saldare con chi ha lottato e rischiato la vita per darci la sovranità, il potere supremo di scegliere,  e la libertà di cui godiamo ogni giorno ed alla fine “Libertà è partecipazione”.

 

 

ARRIGO BELLELLI

Segretario GD Circolo Vallesina